التفاصيل البيبلوغرافية
| العنوان: |
Sacra collegia doctorum: i giuristi al potere o i giuristi al servizio del potere? Il caso di Padova. (Italian) |
| Alternate Title: |
SACRA COLLEGIA DOCTORUM: JURISTS HOLDING THE REINS OF POWER OR JURISTS AT THE SERVICE OF THE POWERS THAT BE? THE CASE OF PADUA. (English) |
| المؤلفون: |
Valsecchi, Chiara |
| المصدر: |
Annali di Storia delle Università Italiane; Jul-Dec2024, Issue 2, p187-220, 34p |
| Abstract (English): |
From records held in the Archivio Antico of the University of Padua, this paper reconstructs certain aspects of the workings of the Sacro Collegio dei dottori giuristi. Covering the period from its foundation in the mid-17th century (at the same time as the Collegio Veneto) until its abolition in the autumn of 1806, it focusses in particular on late 18th-century reforms and the repeated transitions from French to Austrian domination and vice-versa. The minutes of sessions, degree registers, records of aggregationes, reports and reform proposals drawn up by the collegiate board to meet the demands of governments, all provide an insight into relations between these cultural and social élites and the authorities. The élites would bow and adapt to change with the evident aim of preserving their prerogatives and role as far as possible. Moreover, sources reveal the enduring nature of some surprising aspects, even in times of breakdowns in political-institutional relations and of great change such as the «Jacobin» and Napoleonic reforms. [ABSTRACT FROM AUTHOR] |
| Abstract (Italian): |
Attraverso la documentazione conservata all'Archivio antico dell'Università di Padova, il contributo ricostruisce alcuni aspetti del funzionamento del Sacro Collegio dei dottori giuristi, dall'istituzione del parallelo Collegio Veneto a metà del XVII secolo, con una particolare attenzione alle riforme di fine Settecento e ai passaggi ripetuti dalla dominazione francese a quella austriaca e viceversa, fino al momento della sua definitiva abolizione nell'autunno del 1806. I verbali delle sedute, i fascicoli delle lauree e delle aggregazioni, i rapporti e le proposte di riforma redatti dagli stessi collegiati per corrispondere alle richieste dell'autorità politica sotto i diversi governi, offrono uno spaccato di come queste élites di tipo culturale e sociale si rapportarono con il potere, piegandosi e adattandosi ai cambiamenti con l'evidente obiettivo di conservare il più possibile le proprie prerogative e il proprio ruolo. Le fonti rivelano del resto il perdurare di sorprendenti elementi di continuità, anche nei momenti di vera e propria rottura politico-istituzionale e di forti spinte riformatrici, quali furono quelle «giacobine» e napoleoniche. [ABSTRACT FROM AUTHOR] |
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